Una delle foto di guerra più famose di sempre fu scattata il 23 febbraio 1945 da JOE ROSENTHAL, un fotografo di Associated Press che quel giorno si trovava sul monte Suribachi, sull’isola giapponese di Iwo Jima.
Rosenthal fotografò sei soldati dell’esercito americano issare una bandiera degli Stati Uniti sulla cima della montagna, e la foto diventò rapidamente un simbolo della Seconda guerra mondiale, e successivamente una delle immagini più iconiche di tutto il Novecento.
Quel giorno, arrivato sulla cima, JOE ROSENTHAL scoprì che in effetti una bandiera era già stata issata, ma che si stava pensando a sostituirla con una più grande.
Si posizionò e scelse l’obiettivo più adatto per scattare la fotografia; nel frattempo un cineoperatore si piazzò vicino a lui e gli chiese se fosse d’intralcio. JOE ROSENTHAL si girò per rispondergli, ma con la coda dell’occhio notò che i soldati stavano issando la bandiera proprio in quel momento: scattò senza guardare nel mirino.
Quel giorno scattò altre foto e il rullino fu mandato a sviluppare nella redazione militare sull’isola di Guam, dalla quale fu trasmessa via radiofax alla redazione centrale a New York.
Il 25 febbraio, meno di 48 ore dal momento in cui era stata scattata, finì sulle prime pagine di moltissimi giornali, in un tempo incredibilmente breve per l’epoca. JOE ROSENTHAL ricevette un messaggio di congratulazioni dalla redazione di AP, ma subito non capì neanche a quale foto si stessero riferendo i suoi colleghi.
L’immagine divenne rapidamente un simbolo dello sforzo dei soldati statunitensi nel Pacifico, e fu utilizzata dalla propaganda dell’amministrazione del presidente Franklin D. Roosevelt.
La foto vinse nel 1945 il premio Pulitzer, e fu riprodotta in vari formati: dai francobolli al memoriale dei Marines ad Arlington, in Virginia.