…chi pratica il SELFIE con lo SMARTOFONO può seguitare ad annaffiarsi con mini colpetti a flash fin che non intervenga, accade, l’afflizione del guardarsi e riguardarsi sul videino, magari vagheggiando quanto sarebbe stato fascinoso esser nati biondi anziché mori.
L’andar dal FOTOGRAFO di un tempo per il riscontro del nostro essere vivi e metterci in posa, mascherando con l’accorgimento della posizione di sbieco eventuali orecchie a sventola; oppure recitando un sorriso filolodrammatico, era comunque un accadimento liturgico. Reclamava preparazione emotiva, spinta interiore e anche preventiva discussione in famiglia sul pro e sul contro di un ritratto con relativi e costosi ingrandimenti di conferma.
(Gazzetta di Parma)