Nel 1842 Voigtländer ha prodotto la prima fotocamera da utilizzare nella fotografia dagherrotipica.
L’apparecchio è stato progettato per essere utilizzato con l’obiettivo Petzval, un’invenzione di Joseph Petzval del 1839, che produceva immagini circolari di 80 mm su una lastra dagherrotipica.
In quell’anno Sir John Herschel stava sviluppando il metodo fotografico cianotipico, così chiamato perché le reazioni chimiche che si verificano producono un colore ciano.
Funziona applicando su una carta porosa un’emulsione sensibile alla luce UV. E’ poi possibile posizionare sulla carta un oggetto (per esempio come una foglia, o un fiore) ed esporlo alla luce UV. Una volta effettuata l’esposizione la carta deve essere sviluppata e si ottiene l’immagine.