RUTH ORKIN
“Preferisco che i miei soggetti si dimentichino che sono lì.
Mi sforzo di non muovermi,
a meno che non sia assolutamente necessario,
anche se ciò significa perdere uno scatto.
L’accettazione di me da parte del soggetto è più importante.
Ci sarà sempre un altro scatto.
Lo chiamo confondersi con l’ambiente”