Il risultato finale del lavoro del fotografo è dato dai vari fattori che intervengono nel cosiddetto “workflow”, il flusso di lavoro.
Sono tante le scelte da fare e le decisioni da prendere: gli strumenti per la ripresa, per la post produzione e, se l’immagine è destinata alla stampa, si prosegue con i vari metodi e supporti di stampa.
Per utilizzare al massimo delle potenzialità l’attrezzatura che abbiamo scelto, dalla più semplice alla più professionale, è fondamentale averne cura.
Il minimo da pretendere è che sia pulita quando la andremo a utilizzare.
Non si deve temere di sporcare i propri strumenti; è assolutamente normale, durante l’uso, sporcare gli obiettivi, i filtri, il sensore dell’apparecchio.
Semplicemente ci dovremo preoccupare di effettuare al più presto un’accurata pulizia di ciò che si è sporcato.
Per la pulizia è importante evitare di utilizzare prodotti che potrebbero danneggiare l’attrezzatura; sono assolutamente da evitare le bombolette ad aria compressa che, se non utilizzate correttamente, possono emettere un liquido che opacizza in modo irreparabile la superficie da pulire.
Per la pulizia dell’attrezzatura fotografica si devono utilizzare i prodotti dedicati.
Ci sono prodotti diversi per la pulizia delle ottiche, del sensore, dei monitor e dei contatti elettrici ossidati.